I giorni sono scanditi da momenti di liturgia regolare nelle comunità di accoglienza e poi da grandi azioni rituali comuni, che culminano nella grande veglia del sabato e la Messa finale col Papa. Le catechesi nelle parrocchie sono precedute da momenti di preghiera. Non mancano le confessioni, la Via Crucis e l'adorazione eucaristica di massa. 

La performatività della GMG sembra però paradossalmente rivelare una insospettabile fragilità: nei grandi riti, in cui più di un milione, fino a cinque milioni (Manila 1995) di persone partecipano alla stessa messa, la partecipazione liturgica offre un’esperienza difficilmente “sopportabile”: l’impressionante massa dei presenti è convocata dal rito eucaristico da mezzi tecnologici specializzati (suoni amplificati, schermi giganti, traduzione simultanea, scenografia di un palco-altare, canti curatissimi e di grande carica emotiva la presidenza del Papa).